Mentre per l'informazione nazionale l'emergenza rifiuti sembra appartenere ad un lontano passato, in molti comuni campani ci si tappa ancora il naso dalla puzza e si cerca invano di rivolgere lo sguardo dove non ci siano cumuli di pattume (probabilmente bisognerebbe guardare verso l'alto...). Intanto singoli cittadini e titolari di attività commerciali cominciano a riunirsi nelle tanto utili ed attese class action per chiedere risarcimenti ai vari enti pubblici, come hanno fatto circa 1600 associati del Centro Commerciale Vomero Arenella (due popolosi quartieri di Napoli) che hanno formulato accuse nei confronti dei vari organi competenti (tra 28 imputati figura “anche” il governatore della regione Antonio Bassolino). Ipotesi di reato: distrazione di fondi pubblici, appropriazione indebita aggravata, abuso e omissione di atti di ufficio oltre che inquinamento ambientale ed epidemia colposa.
Ed è proprio su questi ultimi due punti che mi voglio soffermare poiché la vera tragedia campana non sono i rifiuti visibili, quelli che inondano le strade in questi giorni. La gente di Pianura, di Acerra, di Giugliano non sta protestando da anni solo per avere le strade pulite, che tra l'altro sono un sacrosanto diritto per i cittadini, ma perchè è stanca di vedere morire i propri familiari di tumore e di altre malattie, è stanca di dover mangiare cibo contaminato. Ci sono cittadini onesti che sono stufi di vedere camion scaricare rifiuti tossici di notte nei loro campi,della CAMORRA e di politici invischiati con cosche criminali.
Ora, a chiunque si vogliano attribuire delle colpe, sta di fatto che il 43% del territorio nazionale inquinato si trova in Campania e che ci sono zone come quella di Acerra in cui la presenza di diossina è paragonabile a quella di Seveso. Per anni infatti imprese del nord ma anche industrie estere hanno trovato conveniente affidare i loro rifiuti pericolosi a criminali senza scrupoli; uno degli ultimi casi lo si può trovare in un' inchiesta della Procura di Napoli datata settembre 2007: i lavori della TAV sono stati bloccati perchè rifiuti provenienti dal nord dell’Italia ed altri attribuiti ad un'industria svizzera sono stati sversati nei cantieri dell'alta velocità . Ma si potrebbero fare migliaia di esempi come questo;si potrebbe parlare della Montefibre di Acerra, del compost arricchito con rifiuti speciali e spacciato per concime(altra inchiesta documentata), delle centinaia di discariche abusive che spuntano come funghi in zone dove le falde acquifere sono a pochi metri dal livello del suolo e di altro ancora.
Insomma, non se ne può più di ascoltare promesse al vento; la soluzione unica è quella di una bonifica totale delle zone dove è stata accertata la presenza di questi inquinanti, zone come Taverna del re a Giugliano, oramai un museo di ecoballe; come Acerra dove le pecore muoiono e le persone fanno i conti ogni giorno con i mali più assurdi e, sempre più spesso con malformazioni.
Inoltre la bonifica deve interessare anche i siti usati fino ad oggi come discariche, nei quali non si è mai tenuto conto delle norme di sicurezza ambientale. Ad esempio Lo Uttaro, località sita tra Maddaloni e Caserta, dichiarata sito di rilevanza nazionale data la situazione in cui versa e la cui fama fa da tempo concorrenza alla Reggia.
Nel contempo si deve assolutamente attuare una campagna di raccolta differenziata senza se e senza ma, in modo che la quantità di rifiuti da smaltire diventi minima e soprattutto sia più facile da rendere inerte. A questo punto, che si può raggiungere facilmente anche servendosi di moderne tecnologie di separazione, non ci sarebbe nemmeno bisogno dei mostri-inceneritori che ci mostrano in tv come esempi virtuosi ed innocui. In realtà, questi non solo inquinano ma sono anche sconvenienti da un punto di vista economico, ma di ciò parleremo in un altro post.
Per ora ai cittadini campani non resta che aspettare le mosse del supercommissario De Gennaro e sperare che questo non debba fare i conti con la criminalità (cosa molto difficile) che lo indirizzerebbe verso scelte sbagliate; scelte che potrebbero essere imposte anche dalle autorità politiche, per convenienza o soltanto per pigrizia. Non ci resta che sperare inoltre, in un manipolo di tecnici, dottori, filosofi che dall’ Assise di Palazzo Marigliano (http://www.napoliassise.it/) cercano di indirizzare, con l’ausilio dei loro saperi, le autorità verso scelte giuste che vanno dall’individuazione dei nuovi siti di stoccaggio dei rifiuti, alle metodologie di smaltimento, ai modi per scongiurare epidemie.
Ma ricordiamo che, come diceva lo statista e filosofo irlandese Edmund Burke,"perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinunzino all'azione". Quindi dobbiamo stare sempre all'erta con lo sguardo fisso su chi si occupa di questa situazione, per impedirgli di commettere gli stessi "orrori" di chi per circa 15 anni ha rovinato la nostra terra.
Chiudo con un video esplicativo della situazione, perchè a volte le immagini valgono più di mille parole.
2 2:
Sono pienamente d'accordo con te.La situazione è tragica e per troppo tempo abbiamo lasciato fare...
Qui intanto si muore e la gente fa finta che ci siano altri problemi...
Complimenti per il blog!
grazie per il tuo commento! ti invitiamo a tornare!
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