sabato 19 aprile 2008

L'avvento del Neofascismo e della repressione dell'informazione


Il 24 Settembre a Rimini un gruppo di neo fascisti, pare legato a Forza Nuova, voleva colpire il centro Paz di Rimini e punire l’unico occupante, Walter Marco Mangia dell’esecutivo dei Verdi di Rimini e Manila Ricci, attivista per i diritti umani dell’ass. No Border. Sequestrati dai Carabinieri liquido incendiario, pistole a gas e piombini, coltelli a serramanico, tirapugni, catene di ferro, passamontagna, piedi di porco e baionette.

Nessun mezzo di informazione ha dato questa notizia così come in questi giorni i grandi media hanno teso a ridimensionare la scenata del clown di Arcore che dinanzi al suo amico Putin imita e simula con le mani un mitra che uccide la giornalista ridendo e scherzando.

In Italia la democrazia è in pericolo: i media sono asserviti al potere di un uomo pericoloso che si appresta a governare il Paese. Un uomo che senza timori in un istante deride tramite il suo comportamento una giornalista coma la Politovskaja uccisa dal regime di Mosca e minimizza il comportamento criminoso dell'amico russo mandante dell'omicidio.

Oggi e nei prossimi mesi e anni più che mai ci toccherà combattere per la libertà di informazione, la sola che potrà garantirci un futuro libero, preservarci dalla repressione dell'informazione (peraltro già paventata verso Travaglio e Santoro qualche giorno fa) e dall'attacco ad una democrazia già di per sè molto debole.

giovedì 3 aprile 2008

Quale futuro per l'Alitalia?


Si, è tutto vero. Air France-Klm lascia le trattative con Alitalia e lo fa tramite lo stesso Spinetta, presidente della compagnia francese, il quale ha annunciato ieri pomeriggio che non vi erano le condizioni per arrivare ad un accordo. Adesso cosa succederà? Qual è il futuro della nostra compagnia di bandiera? Fallirà? Per prima cosa analizziamo per grandi linee la proposta di Air France-Klm: taglio dei voli cargo e dei voli a lungo raggio che generano maggiori perdite, abbandono di Malpensa ma soprattutto la rilevazione di 2100 esuberi. Ovviamente i sindacati si sono opposti perché per loro la parola licenziamento è il male dell’umanità, è un diavolo da combattere a suon di crociate. Ma hanno spiegato ai lavoratori che se la compagnia fallisce le cose saranno ben peggiori? E molti più di 2100 posti di lavoro saranno persi? Forse l’hanno dimenticato e confidano ancora in quella mano invisibile dello stato che è tanto odiata dai liberisti. Ma hanno sbagliato ancora una volta perché proprio per la partecipazione dello Stato in Alitalia il nostro Paese ha ricevuto e continua a ricevere multe poiché ciò è vietato da una direttiva UE. Con un debito pubblico che raggiunge il 104% circa del PIL non è il massimo. Eppure tra i sindacati vi sono gli ottimisti, infatti l’Anpac, sindacato dei piloti, non si dice preoccupato della situazione perché arriverà il prode paladino della giustizia che salverà la nostra compagnia dalle grinfie dei francesi. E sì, perché i cugini d’oltralpe ci hanno offeso, secondo il cavaliere, con la loro proposta. Peccato che la proposta Air France-Klm prevedeva un ritorno all’utile già nel 2010, un rinnovo interno delle cabine sin da subito e un ricambio graduale dell’intera flotta. Che offesa per una compagnia che da 15 anni non chiude in attivo un bilancio.
Ma c’è un altro nodo da sciogliere: dov’è questa cordata di imprenditori italiani? Chi li finanzierà? Qual è la loro proposta? Bè, dove sia solo l’Altissimo può saperlo perché fino ad oggi nessuno si è fatto avanti ( tranne Toto che è stato bocciato per altri motivi già a Novembre). Berlusconi ha anche detto ch la banca Intesa era pronta ad effettuare un prestito ponte. Peccato che Passera, amministratore delegato di Intesa, abbia smentito tutto prima delle 24 ore successive. Per il leader del Pdl sarebbe ora di smettere di cercare il santo graal e magari iniziare a ragionare con i piedi per terra. Basta frivolezze e scoop dell’ultimo minuto che sanno tanto di spot elettorale. Gli italiani vogliono risposte serie, azioni concrete. Come quella di appena due giorni fa quando a Milano è stata assegnata l’Expo per il 2015. Assegnazione avvenuta grazie all’interazione fra le varie forze politiche e il cui culmine si è raggiunto con l’abbraccio di Prodi alla Moratti. Pensate se il nostro Paese fosse unito politicamente sempre come in quell’occasione. La nostra nazione sarebbe un paradiso invidiatoci da molti eppure non è così e dopo la breve parentesi di Milano si torna alla “normalità”. Non arrendiamoci italiani, diciamo basta ai bei discorsi. L'Italia che lavora vuole una rivincita.


Marco Salerno
Collaboratore Esterno de "Il Pensiero Giovane"

sabato 22 marzo 2008

Voglio Sognare


"Voglio sognare"

Giovanni Palmieri

Altromondo Editore

Codice ISBN 978-88-6281-051-7


"Voglio sognare è l'opera prima di Giovanni Palmieri, un ragazzo di vent'anni. E' scritta seguendo alcune linee essenziali, con la determinazione e la risolutezza di chi ha qualcosa di importante da dire. Quella di Giovanni è una voce giovane, che non ha paura di scrivere dell'odierna crisi dei valori, che si pone domande su quali siano le radici filosofiche, etiche e giuridiche del nostro agire, che crede in una possibile identità tra etica e politica; che grida al lettore che a dispetto di tutto ha ancora voglia di sognare". (Sara De Balsi)



martedì 18 marzo 2008

carnefiCINA



Se mi è permesso, userei questo sito quale collaboratore esterno per parlare di un problema che da qualche giorno interessa più o meno tutti (chi più chi meno): il boicottaggio o meno delle olimpiadi.

Da qualche giorno infatti i tibetani, stufi di oltre 50 anni di occupazione del loro territorio e di conseguente discriminazione hanno deciso di scendere in piazza per ottenere l’indipendenza. Per tutta risposta la Cina ha dato l’ennesima dimostrazione di essere un regime sanguinario con i suoi tentativi di soffocare nel sangue la rivolta. Risultato: cacciata di tutti i giornalisti (così i bravi militari possono lavorare meglio) e strage annunciata.

Ora, la Cina si accinge ad ospitare i giochi olimpici è già si potrebbe fare una domanda ai vertici del Cio tipo “Perché sette anni fa avete assegnato ai cinesi l’organizzazione dei giochi sapevate già che vi andavate ad aprire ad un regime sanguinario?” Certo al Cio potrebbero rispondere che poteva essere cosa buona che la Cina si aprisse la mondo occidentale, perché giustamente non possono dire la verità, e cioè che a loro interessava aprirsi ad un mercato di oltre un miliardo di persone e chissenefrega dei diritti umani, tanto sono problemi loro.

Ed è per questo che secondo me l’Italia e tutti gli altri paesi occidentali (tanto solerti ad appoggiare l’indipendenza del Kosovo dalla Serbia, limpido caso di due pesi e due misure) dovrebbero boicottare i prossimi giochi olimpici. Mi rendo conto che è tanto da chiedere però non si può fingere di non vedere quello che sta accadendo in quella parte del mondo.

Al dibattito scatenato da questa ipotesi l’Italia si è come al solito divisa tra pro e contro. In particolare a me preme rispondere a Julio Velasco, storico allenatore dell’Italia di Pallavolo che ha detto che “le Olimpiadi sono la sola occasione di visibilità per atleti di sport minori. Non si possono distruggere i loro sogni”.

In risposta io userò le parole di Humphrey Bogart in CASABLANCA: “I problemi di piccole persone non contano di fronte a questa immane tragedia”.


Guido Nobile
Collaboratore Esterno di "Il Pensiero Giovane"

In vena di innovazioni...

il pensiero giovane 
 
Ed oggi, presentiamo ufficialmente il nostro logo! Grazie ad una aiuto esterno, siamo finalmente riusciti nell'impresa, e abbiamo anche confezionato il relativo banner. Grazie a tutti quelli che stanno collaborando per questa magnifica iniziativa!

Qui sotto il codice HTML da copiare (213x89pixel)


(426x178pixel)