Intervista al dottor Stefano Montanari

Stiamo vivendo un'ondata di disinformazione e di monologhi a favore sempre e solo degli inceneritori; oggi l'opposizione, non esiste più. Che senso ha invitare un esperto a parlare di un problema se poi non ha nessuno che lo contraddica, che dialogo c'è? Ultimamente, stiamo vivendo il momento dei tuttologhi, persone che credono di sapere tutto e quindi esplicitano le loro idee come sicure, senza confrontarsi. Per rimediare a questa specie di distrazione di massa ho deciso di intervistare il dottor Stefano Montanari, responsabile del laboratorio Nanodiagnostics di Modena. Lui è un ricercatore di fama mondiale, un ricercatore spesso scomodo e qualche volta anche messo a tacere, lui e sua moglie, la dottoressa Antonietta Gatti hanno condotto ricerche con strumenti particolari su alimenti, cadaveri ed oltre 1000 esseri viventi... hanno trovato in essi delle particelle inorganiche. Proprio le stesse che escono dagli inceneritori. Le loro ricerche, dimostrano che non è vero che ciò che esce dall'inceneritore non fa male e non inquina. Per dimostrarlo, ho intervistato il Professor Montanari con delle semplici domande. Vi invito anche a visitate il suo blog: www.stefanomontanari.net

1) Guardando un inceneritore, erroneamente chiamato termovalorizzatore, vediamo che dalla canna escono dei fumi, cosa c'è in quei fumi e quanto può fare male alla salute?

C'è un po' di tutto per il semplice motivo che nell'inceneritore si mette di tutto. Se andiamo a vedere l'elenco delle sostanze organiche rilevate, ne troveremo qualche centinaio. Le polveri inorganiche, poi, hanno le composizioni più varie ed è impossibile catalogarle. Sarebbero centinaia di migliaia. I problemi con la salute sono innumerevoli. Io mi occupo di polveri e quelle polveri possono causare malattie cardiovascolari (ictus, infarto cardiaco, tromboembolia polmonare, ecc.), cancri di varie specie, a seconda di dove queste polveri si accumulano, malattie neurologiche come, tra le molte altre, morbo di Parkinson o morbo di Alzheimer, malattie del sistema endocrino come il diabete o affezioni della tiroide, e malformazioni fetali.

2) Come fanno le particelle inorganiche ad entrare nel nostro corpo e come si comportano nel suo interno?

Quelle che galleggiano in aria si comportano come dei gas e vengono inalate. Entrano, così nella parte più profonda dei polmoni e da lì, entro poche decine di secondi, finiscono nel sangue che le porta dovunque nell'organismo. Analogamente, le polveri che sono cadute sul cibo, come frutta, verdura e cereali, vengono ingerite e dall'apparato digerente le polveri vanno al sangue e a tutti gli organi. Negli organi le polveri, di cui noi non siamo in grado di liberarci, restano sequestrate per sempre e si comportano come corpi estranei generando un tessuto infiammatorio che resta cronico e può trasformarsi, ad esempio, in un cancro.

Gli inceneritori sono la vera soluzione al problema rifiuti?

L'incenerimento è l'unico tra i tanti sistemi di trattamento ad essere contrario alla scienza.

4) Quali sono gli strumenti per analizzare le emissioni di un inceneritore?

Noi preleviamo campioni d'aria e li analizziamo. Più o meno, con tante variati, tutti fanno la stessa cosa e ognuno, poi, usa il proprio sistema di analisi. Interessantissime sono le ceneri, un vero campionario di veleni.

Credo che non ci sia nulla da aggiungere, detto che l'incenerimento dei rifiuti è contrario alla scienza, credo che dobbiamo cambiare rotta, iniziare a pensare al futuro, lasciamo stare a quelli che vogliono gli inceneritori, lasciamoli termovalorizzarsi, noi riprendiamoci un futuro che ci appartiene e programmiamolo per viverlo al meglio con le nostre attuali o future famiglie.
Ricordo due importanti iniziative:

Gianluca Pistore
Redattore de "Il Pensiero Giovane"