giovedì 14 febbraio 2008

IL "BEL PAESE" SOTTO I RIFIUTI


Da circa un mese è scoppiata nuovamente la cosiddetta "emergenza rifiuti" in
Campania.
Ma di situazione di "emergenza" si deve parlare?
La questione dei rifiuti campana è sì un' emergenza, ma difficilmente inscrivibile in una logica prettamente circostanziale. La questione riguardante il ciclo di smaltimento dei rifiuti è un problema che risale ormai a trent'anni fa. Come sottolinea Roberto Saviano in un suo articolo del primo giugno scorso sull'Espresso, la Campania è sempre stata teatro di smaltimento di rifiuti speciali provenienti da varie parti d'Italia, come ad esempio dalle concerie della zona di Santa Croce (Pontedera) o dagli inceneritori di Pisa e Milano, senza considerare poi i rifiuti provenienti da scarti ospedalieri delle varie regioni.

La spazzatura in questione insieme a ciò che viene prodotto in loco, non sono certo inseriti in un piano di smaltimento razionale, ma vengono esclusivamente parcheggiati in discariche o posti di stoccaggio inadeguati sotto vari profili.
Questa dinamica ha certamente favorito il business della vendita dei terreni distruggendo un intero ecosistema, determinando la trasformazione di vaste zone della regione in una vera e propria discarica a cielo aperto. Ma chi ci guadagna?

Come si può evincere da più fonti, a partire dall'articolo prima citato o da puntate della trasmissione televisiva Report, i terreni sono venduti spesso a società o ad acquirenti per conto terzi che poi li utilizzano, con la connivenza di amministrazioni locali e spesso della Camorra,per il deposito dei rifiuti. Gli abitanti di queste zone, una volta molto fiorenti per la pastorizia e per la produzione di ortaggi si vedono costretti a ridurre sempre più queste attività a causa dell'alto tasso di diossine nel suolo che hanno ucciso interi greggi e che continuano ad avvelenare l'intero ecosistema.

Statistiche del 2001 riportano che in queste zone, rispetto al resto d'Italia, il tasso di malattie tumorali o la nascita di feti malformati è più elevato di circa l'80%(l'Espresso 1 giugno 2007).

Quindi è evidente che per il profitto di pochi ne consegue il peggioramento della qualità della vita e della salute della maggior parte della popolazione.
Sempre per citare la puntata di Report (del 6 maggio 2007) è interessante notare che i controlli sugli ortaggi, che poi finiscono sulle tavole delle famiglie, sono praticamente nulli in certe zone.

In questo contesto è evidente che nel giro di una ventina d'anni si arrivasse alla "tanto sorprendente" emergenza da imputare ai governi centrali, specialmente degli ultimi anni e alle amministrazioni locali, che hanno totalmente o quasi ignorato questo problema continuando a riprodurre pratiche per niente trasparenti - vedi gestione appalti alle aziende del Nord,del Centro e del Sud che dovrebbero effettuare la raccolta - e che non hanno dimostrato la volontà di prendere nessuna decisione politica che potesse evitare le drammatiche situazioni dei giorni odierni.

Da sottolineare la gestione Bassolino che, senza considerare lo sperpero derivante da "consulenze" mai utilizzate etc., ha incassato dalla U.E. e dallo Stato italiano ingenti somme di denaro dei contribuenti e non ha avviato neppure la costruzione dei "taumaturgici" inceneritori. E proprio soffermandoci sulla questione degli "inceneritori" ci sono alcuni aspetti da mettere in luce.
Primo fra tutti è la propaganda truffaldina che dipinge gli inceneritori o termovalorizzatori, come preferiscono chiamarli i politici di turno, come "non inquinanti e non dannosi per la salute". Al contrario persino quelli di ultima generazione non hanno un sistema che permette l'emissione zero di "polveri fini" e altre sostanze altamente inquinanti e dannose sia per l'ambiente che
per le persone.
C'è dunque da ingaggiare una lunga,complicata ma indispensabile rivendicazione sociale dal basso.


Domenico Letizia
Redattore de "Il Pensiero Giovane"

4 2:

Gianluca Pistore ha detto...

il nord a suo tempo ha dato un po' di rifiuti al sud, il sud ora li vuole dare in tutta Italia.... i rifiuti sono un bene!!!!!! se riciclati, ci si può guadagnare tantissimo!!!!!
.... sulla rivendicazione sociale dal basso, l atrovo esagerata.

anto1bu ha detto...

Piccolo dettaglio: con i rifiuti speciali che sono stati portati dal nord italia el nostro territorio si potrebbe formare una montagna di 3 ettari di base e con un'altezza di 14 KILOMETRI, cioè quasi il doppio dell' Everest (vedi l'intervista di roberto saviano a "che tempo che fa"). Ti sembrano pochi?

Gianluca Pistore ha detto...

no, assolutamente, con i rifiuti di napoli e zone limitrofe, credo ci potrebbero campare generazioni (vestiti, carta,... tutto riciclato) ti sembra poco?

Melina2811 ha detto...

Un problema sicuramente molto serio sul quale qualcuno ha pure speculato....