giovedì 7 febbraio 2008

Corruzione: la storia non si ferma mai.


L'anno giudiziario della Corte dei Conti si è aperto martedi 5 Febbraio. Il procuratore generale Pasqualucci ha evidenziato come la corruzione rappresenti ancora una piaga che devasta il tessuto sociale del Paese, che affligge le Istituzioni e che rappresenta una consuetudine affermata negli appalti e nella sanità in particolare.

Questo spiacevole ma non nuovo dato è confermato dall'alto numero di condanne inflitto all'Italia da una sentenza della Corte di Giustizia europea per l'inattuazione di direttive in materia di rifiuti e dal giudizio espresso dall'ex prefetto di Roma e ora Commissario Anti -corruzione Achille Serra.

Quest'ultimo ha addirittura dichiarato che il sistema di corruzione che ha nel corso degli ultimi anni caratterizzato i rapporti tra ambienti criminali, Istituzioni, politici è oggi ancor più reale e sofisticato di quello esistente ai tempi di Tangentopoli.

E' a tutti palese che viviamo in un Paese lungi dal rientrare nei limiti della legalità e che è allo sbando e alla mercè di una corruzione invasiva che coinvolge sempre di più le Istituzioni.

La mafia oggi è bianca e probabilmente col correre dei tempi sarà sempre più pulita e pura. Oggi-conferma Serra- non occorre più l'omicidio o l'attentato se non in rari casi ma si corrode e si corrompe il sistema dall'interno e i fautori di questa operazione sono sempre di più i colletti bianchi.

La storia di questo Paese che a lungo è stata una storia di sangue e di terrore non sembra voler finire, nonostante una tregua che, dopo le stragi del 1992-93, ci aveva fatto illudere che tramite i risultati raggiunti si sarebbe riusciti a sconfiggere definitivamente la mafia.

Il fenomeno della corruzione, della mafia è più che un semplice atto criminale e/o illegale: è cultura e tradizione di un Paese, l'Italia, che da tanti e troppi anni non vuole, non può e non riesce ad estirpare le radici del malaffare e del sorpruso.

Educhiamo i nostri figli ad essere onesti e a non essere furbi e probabilmente un giorno il corso della storia del nostro Paese potrà, stavolta definitivamente, cambiare rotta.
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Giovanni Palmieri.
Redattore de Il pensiero Giovane

3 2:

Anonimo ha detto...

E speriamo veramente che si cambi rotta...concordo su quanto scritto nel post, ma volevo riflettere su una parola: "furbi".
Per me il furbo non è una figura negativa; per me è chi riesce ad avvantaggiarsi senza però svantaggiare gli altri, rimanendo nella legalità, colui che sa cogliere l'attimo...un mafioso, un corrotto, non sono furbi...ma purtroppo qui in italia siamo stati capaci di modificare il significato attribuito a questa parola...chissà, forse corrompendo addirittura il dizionario.

Anonimo ha detto...

Apprezzo questo commento anche se non condivido l'idea. Per me la furbizia è qualcosa che non serve se una persona è abituata ad ispirarsi a determinati valori, ad una certa moralità, all'onestà.

Giovanni Palmieri.
ps. Mi fa piacere se la prossima volta il commento sarà firmato per un miglior confronto e invito colui o colei che ha commentato a visitare per confrontarci anche il mio blog.

Anonimo ha detto...

Concordo con quello che c'è scritto nell'articolo. Purtroppo la corruzzione non è un fenomeno solo italiano, è grave se pensiamo che l'Italia è uno dei paesi del G8, per dirne una. E' sicuramente molto italiana la criminalità organizzata (Le altra, come la russa, hanno dinamiche diverse) Dobbiamo ovviamente opporci a tutto ciò, serve coraggio e forza: non lasciamoci andare.

All'anonimo: concordo con la tua concezione di furbo, qui si potrebbe parlare di quella splendida cosa che è la meritocrazia ma credo che oramai sia utopia. Per quel che riguarda il dizionario... Comincio ad avere l'impressione, da "addetto ai lavori", che ce lo stiamo giocando ma questo è un'altro discorso!

Pietro Bettetini