venerdì 1 febbraio 2008

Bisogno di cambiamento: l'osteria parlamentare

Qualcuno sputa, un altro mangia una sana fetta di mortadella e un altro ancora si permette di stappare una bottiglia di champagne. Peccato che non ci troviamo in un’ osteria ma in uno dei due rami del nostro parlamento dove le persone ivi sedute rappresentano l’ Italia tutta. Ma possono mai essere rappresentati così i migliaia di operai e dirigenti fiat che da qualche anno hanno riportato la storica azienda torinese a guadagnarsi il titolo di auto dell’anno con la Cinquecento? Possono gli imprenditori tutti, quelli che creano posti di lavoro e ricchezza, assistere ad uno spettacolo del genere? E’ vero che in una democrazia è il popolo che elegge i suoi rappresentanti ma ciò che più inquieta è che questa volta il popolo non ha deciso nulla, hanno fatto tutto le segreterie dei partiti. La maggior parte dei deputati si conosceva già prima delle elezioni. E si conoscono già ora i nomi dei prossimi parlamentari se si dovesse votare in primavera. Cosa sicuramente legittima. Ma vale la pena votare con questa legge definita da Calderoli (colui che l’ha proposta) una porcata? Vale la pena avere queste liste bloccate? Oppure conviene cambiare questa legge elettorale? Permettere ai cittadini di votare il candidato e non solo il partito? Qualunque cosa decidano i signori del parlamento speriamo che non perdano tempo perché nella difficile congiuntura economica internazionale in cui ci troviamo il nostro Paese non può permettersi di star fermo. Ci vuole un governo che abbia la possibilità di prendere decisioni coraggiose, fare da stimolo all’ economia. Basta guardare oltreoceano per capire il diverso modo di approccio alla situazione. Bush ha promesso un manovra finanziaria dell’ 1% circa del PIL per aiutare il Paese ad uscire dalla fase di rallentamento della propria crescita, in Italia negli stessi giorni il governo è caduto ed ora nessuno potrà prendere decisioni in merito. Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che i politici più al benessere del Paese pensano al benessere delle loro tasche, cercano disperatamente una poltrona dove sedersi oppure vogliono il potere politico per tutelare i propri interessi. Riguardo quest’ultima questione è emblematico quanto accaduto oggi. Il signor Berlusconi è stato assolto dall’ accusa di falso in bilancio perché tale fatto non è più considerato reato. Ovviamente è stata una legge varata durante il governo di centro destra a decretare un tale stato di cose. Una delle tante leggi “ad personam” tra cui figurava anche il famoso lodo Schifani fortunatamente dichiarato incostituzionale. Una vergogna. Seguiamo con trepidazione gli sviluppi di questa vicenda sperando che quella capacità tipicamente italiana di risolvere tutto all’ultimo momento ci salvi ancora una volta dal baratro della recessione verso cui ci stiamo lentamente avvicinando. Non possiamo continuare ad inseguire gli altri Paesi. Abbiamo bisogno di un cambiamento.






Marco Salerno

Collaboratore Esterno


1 2:

Anonimo ha detto...

La soluzione c'è ed è semplice: italiani alle urne ad aprile per il referendum e a maggio per le elezioni politiche